THESE IMMORTAL SOULS Get Lost (Don’t Lie) - AUSTRALIA 1987/2024




















THESE IMMORTAL SOULS

Get Lost (Don't Lie!) - AUSTRALIA 1987/2024

Dopo la dissoluzione dei Birthday Party e la breve ma intensa esperienza con i Crime & the City Solution, il chitarrista australiano Rowland S. Howard, nel 1987, forma a Londra These Immortal Souls con il fratello minore Harry Howard al basso, la fidanzata Genevieve McGuckin alle tastiere e l’inglese Epic Soundtracks (alias Kevin Paul Godfrey) alla batteria.

Nello stesso anno la band pubblica il primo album Get Lost (Don’t Lie), un catalogo di canzoni struggenti e melodrammatiche, di blues per attitudine più che per stile, di alienate peregrinazioni notturne per le brumose strade berlinesi, quelle stesse frequentate molti anni prima da Kurt Weill e Bertolt Brecht.

These Immortal Souls descrivono la desolazione esistenziale della Boheme attingendo a Leonard Cohen, Lee Hazelwood, i Doors, i Velvet Underground e suonando ballate oscure e dolorose come, "Hide", "These Immortal Souls", “I Ate The Knife” e rock & roll avanguardisti come "Marry Me [Lie! Lie!]", “Blood And Sand, She Said” e “One In The Shadow, One In The Sun”, in cui prevale l’uso delle tastiere, della chitarra ritmica acustica e di una sezione ritmica tribale, con la chitarra elettrica che ricama interventi atmosferici.

Ai brani autografi si aggiunge il power pop nevrastenico di "Hey! Little Child" scritta da Alex Chilton.

Howard possiede una voce fragile e triste come il suo sguardo. Il suo canto è stanco e disilluso ma ciò si rivela funzionale al fosco lirismo che anima tutte le sette tracce di quest’album, che perderebbero di colore ed intensità se fossero cantate da qualcuno più attento alla tonalità che alla passione. E proprio dal canto incerto di Rowland prendono forma le canzoni inquiete, eleganti e dolenti di quest’album; ferite sanguinanti come “I Ate The Knife” e "These Immortal Souls", che riassumono tutto ciò che c’è da sapere sui These Immortal Souls.

Get Lost (Don't Lie!) è un album monumentale, la cui poetica distruttiva e disincantata si muove in equilibrio funambolico lungo una corda tesa tra splendore e decadenza e che anticipa il suono di band (come i Black Heart Procession) che giungeranno più di un decennio dopo.

Quindici giorni fa, il 12 aprile, la Mute Records, grazie al lavoro compiuto da Harry Howard e Genevieve McGuckin, a distanza di oltre trent’anni ha pubblicato la versione rimasterizzata dei due unici album realizzati da These Immortal Souls, Get Lost (Don’t Lie) e I’m Never Gonna Die Again (quest’ultimo del 1992), unitamente ad Extra, una raccolta di rarità ed esecuzioni dal vivo, per ricordare Queste Anime Immortali e perdute che giacciono in un luogo tenebroso e lontano dalla grazia, in cui sgranano un rosario di canzoni meravigliose e dannate, nel tentativo di dare un senso all’apatia ed alla confusione dell’esistenza.




 



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