ALLISON RUN All Those Cats In The Kitchen - ITALIA 1987


 



















ALLISON RUN
All Those Cats In The Kitchen - ITALIA 1987

Sul finire degli anni ottanta, seguendo un improbabile filo rosso che collega Brindisi all’Inghilterra, gli Allison Run - accattivanti sin dal nome della ditta - esordivano con il mini-lp a 45 giri, All Those Cats In The Kitchen (1987) su etichetta Mantra Records.

Poco più di un quarto d’ora di ottima musica in cui l’autore principale, Amerigo Verardi (voce e strumenti vari), con Mimo Rash  (batteria, percussioni) e Alessandro Saviozzi (chitarra) confezionano cinque incantevoli ballate, soffuse ed avvolgenti. Fascinazione sixties con un occhio rivolto al post-punk che genera sonorità squisitamente british ovvero "psichedelia d'appartamento", come venne definita all'epoca, discendente diretta di Syd Barrett ed imparentata con Robyn Hitchcock.

All Those Cats propone le trame chitarristiche sognanti dell’introduttiva “Prelude: All Those Cats”, le acidule melodie pop Kinksiane di “Ballad of Mr. Twist”, gli strascichi new wave di "Train To London" che batte gli XTC al loro stesso gioco, le suggestioni psych-pop di una "Yellowish" che potrebbe essere uscita dalla penna di Robert Smith o l’estatica melodia ed i i cori in falsetto di “Tell Me, Baby”.

All Those Cats In The Kitchen è il primo tassello della breve discografia di una band divenuta un culto della musica alternativa italiana e che l’anno successivo pubblicherà Allison Run, altro EP con tre sole tracce, in cui alle precedenti influenze si aggiungono i Rain Parade e che vede la formazione allargarsi ad Umberto Palazzo (Basso) e Sado Sabetta (tastiere).

Nel 1989, finalmente, gli Allison Run giungeranno al 33 giri con God Was Completely Deaf.  Ma questa storia la racconterò una prossima volta.



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