HOODOO GURUS Stoneage Romeos - AUSTRALIA 1984


 



















HOODOO GURUS
Stoneage Romeos - AUSTRALIA 1984

L’Hoodoo è una credenza esoterica legata al Voodoo e l’invocazione che veniva rivolta alla regina dell’Hoodoo Marie Laveau, creola vissuta nella New Orleans del 1800, “Che la tua Magia sia pungente come lo spillo, pesante come terra di cimitero, bruciante come la fiamma di questa candela e oscura come l’acqua delle Bayu in una notte senza luna” si potrebbe adattare anche alla musica dei Gurus.

Gli Hoodoo Gurus, nati nel 1981 a Sydney, dopo un paio d’anni in cui sfornano alcuni singoli micidiali, nel marzo 1984, giungono al Long Playing. Stoneage Romeos è un irresistibile e tonificante campionario policromo in undici brani di garage rock, neopsichedelia e power pop, suonato con l'entusiasmo e la durezza del punk; ascoltare il pop rock di "I Want You Back" - seminario di tre minuti su come costruire un ritornello - o di “Tojo” e della conclusiva "My Girl" per credere.

Il rockabilly tribale di “Leilani”, di "Dig It Up" e di “In the Echo Chamber” ha il passo alienato dei primi Cramps; “Arthur”, dedicata al bassista immaginario di quando la band si chiamava Le Hoodoo Gurus e suonava appunto senza basso (come i Cramps, guarda caso), riecheggia i Saints, mentre "(Let's All) Turn On" - decalogo di tutto ciò che piace ai Gurus - risuona della velocità e della verve dei Fleshtones; “Death Ship” evoca lo spirito dei Radio Birdmen e "Zanzibar" trascina in un gorgo di melodia cristallina e dolcemente psichedelica, finché "I Was a Kamikaze Pilot" travolge tutto con uno tsunami di rock’n’roll che sembra suonata dai Rolling Stones più indiavolati con Lou Reed che, per l’occasione, sostituisce Mick Jagger.

Il frontman Dave Faulkner, il chitarrista Brad Shepherd, il bassista Clyde Bramley e il batterista James Baker realizzano canzoni grondanti sudore ed entusiasmo, creano melodie orecchiabili e ritornelli killer, insaporiti da un brillante senso dell'umorismo, coniugando ghirigori Paisley con l’improbabile copertina che per colori e soggetto fa pensare ai cartoon giapponesi (qualcuno ricorda Ryu, Il Ragazzo Delle Caverne?), tra sacrifici umani, kamikaze che si schiantano su atolli deserti, navi fantasma e caverne misteriose nell’isola di Zanzibar. 

Stoneage Romeos è un gran disco ed i Gurus hanno talento da vendere. Qualche anno dopo, con il terzo album, Blow Your Cool, arrivarono a sfiorare il successo - quello vero - ma I Romeo Dell’età Della Pietra resta un esordio tra i più solidi degli anni '80, caratterizzato da scintillante guitar sound, fuzz, riverberi e ritmica beat.

Se non ti piacciono gli Hoodoo Gurus, probabilmente non ti piace il rock & roll.






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