BRUCE SPRINGSTEEN Live Circo Massimo - Roma - 21 maggio 2023














BRUCE SPRINGSTEEN
Live Circo Massimo - Roma - 21 maggio 2023

Ridateci il vecchio Springsteen ha titolato qualcuno...Il profeta che salva il mondo e che guida i rocker progressisti di tutto il mondo ci ha deluso: non ha detto una parola sull'alluvione, non ha annullato il concerto di Ferrara, non ha donato soldi (almeno non che si sappia). Avrebbe dovuto/potuto fare qualcosa? forse sì, anzi sarebbe stato opportuno, ma il concept di questo tour non è questo: Springsteen, per una volta (finalmente dico io), non accontenta i critici, i fan, i cartelli con le richieste di brani. Lo show è incentrato su quello che vuole fare lui: solo musica, rock'n'roll per la precisione. E anche ottimo rock'n'roll, aggiungerei.

A differenza di altre volte le scalette sono piuttosto statiche (un paio di pezzi diversi tra una serata e la successiva, raramente qualche brano più particolare), ma lo show è improntato ad un greatest hits che non scontenta la maggior parte del pubblico. Chiaramente con il repertorio a disposizione gli scontenti ci saranno sempre, ma la band e anche Bruce suonano compatti come non mai, come testimonia questo video di "Prove It All Night" di soli 4 minuti, ma di pura potenza. Il concerto è stato tutto così, non una parola, solo musica e sempre potentissima.



I bis sono stati puro divertimento e voglia di ballare e, per una volta (sarà stato il mio quindicesimo concerto di Springsteen), mi sono divertito tantissimo anche io, invece di stare con il bilancino in mano a commentare la scaletta e a vedere che pezzi poteva fare o doveva fare.

Giusto per dire, ve lo immaginate Nick cave che balla? io manco me lo immagino ad un concerto di Springsteen, ma addirittura ballare...

https://twitter.com/GianniSantor0/status/1660383710514905088/mediaViewer?currentTweet=1660383710514905088&currentTweetUser=GianniSantor0

Si è detto che Springsteen non parla per tutto il concerto, con un'eccezione: un breve discorso prima dell'acustica "Last Man Standing", dall'album Letter o You: una breve riflessione sulla mortalità umana, prendendo spunto dalla scomparsa di George Theiss fondatore della prima band in cui Springsteen ha militato, cioè i Castiles; questa circostanza lo porta ad essere l'unico superstite di quella band, Last man standing appunto. Questo, seppure a metà concerto, esplicita il mood dello show: siamo qui per divertirci, con del gran rock'n'roll, ma tenendo presente che il tempo è limitato e molti amici ci hanno lasciato: da "Death To My Hometown" passando per "No Surrender",  "Ghosts" e così via il tema sta sempre lì in sottofondo (forse per quello non c'è stata una parola sull'alluvione: la musica parla per lui e, forse, anche per noi).

Detto della scaletta che non riserva sorprese, sottolineo le performances eccezionali di "Kitty's Back" e "The E Street Shuffle" dal secondo album del 1973 e dico che, per me, questo è stato il miglior concerto di Springsteen che ho visto con l'eccezione di San Siro 2003. Al di là delle chiacchiere extra musicali, la conferma che, parlando di concerti live, stiamo parlando del migliore di tutti (secondo me, ovvio, e con il bias di aver potuto assistere al concerto fianco a fianco con mio figlio).

Infine, consiglio anche la lettura di questo articolo https://ilmanifesto.it/bruce-lultimo-uomo-rimasto

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