THE CRAMPS A Date With Elvis - US 1986
THE CRAMPS
A Date With Elvis - US 1986
UNA RETROSPETTIVA
“Non sappiamo leggere la musica, ma siamo bravi a muovere il culo a tempo” (Poison Ivy).
Lux Interior… per anni sono stato convinto che Erick Purkisher avesse
scelto deliberatamente un nome d’arte in latino per assumere un’aura più
gotica, più esoterica e per il significato, Luce Interiore. Più prosaicamente,
invece, quel nome era mutuato dalla pubblicità molto kitsch dei lussuosi
interni di un’automobile. Il che, tuttavia, appare in linea con l’immaginario
trash creato intorno ai Cramps, i cui membri sfoggiavano costumi che andavano
dagli abiti neri della famiglia Addams al burlesque, dal latex
ai tacchi a spillo.
Ma cominciamo dall’inizio. Dal mio Inizio.
La prima volta che ho posato gli occhi sulla copertina di A Date
with Elvis e sulle conturbanti fattezze di Poison Ivy, avevo
diciotto anni e non sapevo nulla dei Cramps. Filippo, amico di una
vita con cui ancora oggi condivido la passione per la musica ed un po’ del
nostro tempo libero, mi regalò questo vinile, trasmettendomi un germe che non mi avrebbe più abbandonato. E ricordo che in quel lontano 1986 (o forse era il 1987?) mi chiesi -
dopo aver poggiato la puntina sul vinile - da dove provenisse quel suono. Dagli
anni '50? Dal futuro? Dall’Inferno?
Nell’estate del 1972 i Cramps non esistono ancora ed Erick Lee Purkisher, originario di Stow, Ohio, ma in
cerca di fortuna a Sacramento, California, se ne va
a zonzo con un amico su una vecchia decappottabile, quando vedono sul ciglio della
strada una ragazza dai capelli rossi e dalla figura sinuosa che
sta facendo l’autostop. Erick la fa montare e nasce così la loro storia d’amore
e l’avventura musicale dei Cramps.
Kristy Marlana Wallace - questo è il nome dell’autostoppista
californiana - non ha ancora vent’anni e vanta già una serie di particine in
film softcore. A suo dire ha due passioni, i riff di Chuck Berry ed il
sesso, che poi sono quasi la stessa cosa.
Kristy e Erick, scoprono di avere in comune l’amore per il rock’n’roll
delle origini, per il country-blues, per il Voodoo e per il cinema horror e di
fantascienza di serie B. Si trasferiscono prima ad Akron e poi nel 1975 a
New York, dove insieme a Bryan Gregory (nato Greg Beckerleg) -
chitarrista appassionato di occultismo - e alla sorella di Bryan che si fa
chiamare Pam Balam - batterista - decidono di fondare una
band.
Nascono i Cramps - gli Spasmi, nome che alluderebbe ai dolori
mestruali - che mescolano nel loro pentolone di apprendisti stregoni il
rock'n'roll più primitivo e rurale, frammenti psicotici di surf, psichedelia e
garage-punk anni sessanta, saturazione e riverbero, ritmi tribali scheletrici,
fantascienza ed horror, brividi e singhiozzi, melma di palude, chiaro di luna e
nitroglicerina, ottenendo una pozione pericolosa ed instabile, sulfurea e
corrosiva, che battezzano Psychobilly o Voodoobilly.
Lux ed Ivy creano degli alter ego in puro stile B-Movie.
Erick diventa Lux Interior (della cui etimologia si è già
detto) e Kristy è Poison Ivy Rorschach, nome ispirato alla vecchia
canzone dei Coasters, aI quale aggiunse il cognome Rorschach (poi abbandonato),
quello dell’inventore del famoso test psicologico.
I nostri eroi entrano a far parte della scena punk rock che comprende
gruppi come Ramones, New York Dolls, Patti Smith ed i Television e che ruota
intorno al CBGB, storico club di Manhattan, dove
debuttano nel 1976.
La band cambia batterista per due volte. Miriam Linna sostituisce Pam Ballam, e nel settembre 1977, subentra Nick Knox (nato Nicholas Stephanoff). Nello stesso anno i Cramps, prodotti da Alex Chilton, incidono due singoli indipendenti agli Ardent Studios di Memphis, prima di essere messi sotto contratto da Miles Copeland per la I.R.S. Records.
Il 13 giugno 1978 la band si esibisce in un leggendario concerto gratuito per i pazienti di un reparto per malattie mentali, evento registrato con una videocamera e successivamente pubblicato con il titolo di Live at Napa State Mental Hospital. Nel 1979 incidono l'EP intitolato Gravest Hits (che contiene i due singoli registrati nel 1977) prima che Chilton li riporti di nuovo a Memphis, nei leggendari Sun Studios, per registrare Songs the Lord Taught Us, eccezionale debutto a 33 giri nel quale viene codificata la loro ricetta sonora, che smembra la tradizione e la stranisce anche a causa della ritmica senza basso.
I Cramps, nella primavera del 1980, vanno in tour in Europa come spalla dei
Police, ma non riscuotono molto successo presso il pubblico accorso ai concerti
della band inglese ed al ritorno perdono Bryan Gregory, il quale decide di
trasferirsi in California per seguire una setta religiosa e viene rimpiazzato
da Kid Congo Powers, il chitarrista dei Gun Club.
Nel 1981 viene pubblicato il secondo LP, Psychedelic Jungle ma
Miles Copeland licenzia la band ed i Cramps iniziano una battaglia legale che,
di fatto, ne paralizzerà la carriera impedendo l’uscita di dischi fino al 1983,
anno nel quale esce l’EP dal vivo Smell of Female (live
at New York's Peppermint Lounge). Kid Congo Powers dopo questo album
lascerà i Cramps per tornare ai Gun Club. A proposito di quegli anni, il Kid
ricorderà: “Quegli show furono pazzi, magici, pervasi di voodoo e Lux fece
cose incredibili sul palco, pericolose e folli, come saltar giù da una pila di
casse o roteare il microfono con un cavo talmente lungo che pensavo che prima o
poi mi avrebbe decapitato […] Legava le mie gambe con il filo del microfono e
mi trascinava in giro per il palco mentre suonavo - di solito durante Surfin’
Bird”.
Un concerto dei Cramps è il caos primordiale scatenato dal suono sovversivo e deforme del loro Psychobilly. Lux è un performer incontenibile, dotato di una voce profonda ed espressiva, che si offre al pubblico con le sue esibizioni frenetiche, totali e provocatorie. Magrissimo, a torso nudo, lucido di sudore, si agita come Iggy Pop, strabuzza gli occhi ed esibisce ghigni luciferini, si abbandona a danze orgiastiche più simili a crisi epilettiche, durante le quali si infila in bocca e quasi ingoia il microfono. Un giornalista lo defini, “Un lupo mannaro psicosessuale, un ibrido infernale di Elvis”.
Poison Ivy, invece, sul palco è una sacerdotessa abbigliata da
spogliarellista, ammaliatrice e diabolica ma inespressiva ed enigmatica,
apparentemente disinteressata a tutto ciò che accade intorno a lei.
Ivy è essenzialmente una chitarrista ritmica che predilige le accordature
aperte, capace di infiammare le esibizioni di Lux con le rasoiate della sua
Gretsch del 1958, sospese tra un suono cupo e drammatico - carpito alla “Rumble”
del nume tutelare Link Wray - e l’autentico caos sonoro provocato da un muro di
feedback, distorsioni, riverberi e dissonanze.
Nel 1986 i Cramps pubblicano il loro terzo album in studio, A Date With Elvis, dedicato a Ricky Nelson, che riscuote un buon successo in Europa, dove le vendite superano le 250.000 copie, mentre negli Stati Uniti il gruppo ha difficoltà a trovare una casa discografica che pubblichi il disco. Con quest’album la band si presenta con un suono e un'immagine parzialmente rinnovati. Infatti, nella line up viene introdotto per la prima volta il basso, suonato (momentaneamente) anch’esso da Ivy, che rende il suono più definito e corposo.
Inoltre, si accentua ancor più l'ossessione
volutamente sguaiata per il sesso. Si pensi ai rozzi doppi sensi di "What’s Inside a Girl?",
"The Hot Pearl Snatch", "Cornfed Dames", "(Hot Pool
of) Womanneed", "How Far Can Too Far Go?" ed allo
straordinario singolo "Can Your Pussy Do the Dog?". Lo stile è meno
eccentrico rispetto ai precedenti lavori - anche per la presenza del basso che
“normalizza” il suono - e vira ancor più verso il rockabilly ed il garage rock
più dissacrante e provocatorio, con la chitarra fuzz di Poison
Ivy in bella evidenza e con Lux Interior in ottima forma che esibisce grande
varietà nel suo approccio canoro ispirato, più del solito, agli anni '50.
A Date With Elvis è l’ultimo capolavoro dei Cramps, che insieme ai primi due album costituisce un trittico empio ed imprescindibile. Disco dal suono apocalittico ed allo steso tempo semplice e trascinante, che gode di una produzione di gran lunga migliore rispetto ai lavori precedenti, ma che è crudo e selvaggio come deve essere il rock’n’roll.
A Date With Elvis contiene brani eccellenti che possiedono quel tocco di malvagità che rendono i Cramps così divertenti ed eccitanti. "How Far Can Too Far Go?", con il riverbero della chitarra di Poison Ivy che scuote le viscere, la batteria risoluta di Nick Knox che lavora in coppia con una linea di basso spietata e la voce morbosa di Lux Interior che incombe sinistra. L’incredibile "The Hot Pearl Snatch", in cui la fragorosa Gretsch di Ivy è accompagnata da una sezione ritmica metallurgica. Nella pulsante “People Ain't No Good”, Lux Interior con voce sincopata ed ansimante si trasforma in un Jerry Lee Lewis ubriaco e posseduto dal maligno, che crea un contrasto inquietante con il coro di bambini che canta il ritornello. In “What's Inside a Girl?” i Cramps dilaniano il rockabilly, mentre il boogie magnifico e sboccato di “Can Your Pussy Do The Dog?” stordisce al primo ascolto e Lux, nella conclusiva cover di Charlie Feathers, "It's Just That Song", imita quasi perfettamente Elvis.
Nel mezzo ci sono la parodia hippy
di “Kizmiaz”, il rockenrolle deragliante di “Cornfed Dames”, il traditional violentato
di “Chicken”, il country-punk di “(Hot Pool Of) Womanneed” e la cartolina
dall’Inferno di “Aloha from Hell”. Questo disco è un cocktail con due parti di
sesso ed una parte di rock'n'roll, da shakerare a lungo e da servire flambè.
Ha affermato Poison Ivy: “Suonando rock’n’roll noi siamo in qualche modo
anche una blues band. Un sacco di gente dice che noi siamo troppo ossessionati
dal sesso, come se questa fosse una tendenza anomala, ma non ho mai sentito
dire che Muddy Waters fosse un maniaco sessuale per aver cantato «Little Red
Rooster». O Willie Dixon, o Howlin’ Wolf, non sono mai stati definiti
ossessionati dal sesso per via di ciò di cui cantavano, eppure l’argomento era
sempre quello”.
Ed infatti, i Cramps pur non suonando propriamente blues ne riscoprono le
radici autentiche, non il canto nero, cristianizzato, del gospel e dello
spiritual, ma l’esplosione di energia vitale elettrizzante, sensuale e sessuale
che i puritani bianchi avevano definito Musica del Diavolo.
Sempre Ivy, in risposta alle accuse di sessismo dei testi e degli
atteggiamenti dei Cramps sollevate soprattutto da parte della stampa, affermò:
“E’ un po’ strano, noi saremo anche sessisti, ma loro non si sono mai
soffermati sul mio stile particolare nel suonare la chitarra, non lo hanno mai
commentato, ed è questo che io considero davvero sessista. La cosa più carina
che siano riusciti a dire è che riesco a suonare come un uomo. Questa è
un’affermazione molto sessista. Il mio stile è inconfondibile, innovativo,
originale. Io produco questa band, io faccio da manager a questa band e
chiunque dica che siamo sessisti è ottuso e bigotto”.
E Lux, aggiunge: “Ci piacerebbe portare un po’ più di umorismo vizioso
nel rock’n’roll, che al giorno d’oggi è fin troppo sano. E’ orribile,
intollerabile - tutte queste rock star che fanno del bene in giro per il mondo,
eccetera - cristo, quando è troppo è troppo!”. E proprio in questo risiede
l’intima essenza dei Cramps, oscuramente sinistri e sovversivi ma al tempo
stesso sornioni ed umoristici.
Dopo A Date with Elvis, tra alti e bassi, i Cramps
continueranno a tracciare un solco indelebile nel panorama della musica rock
attraverso gli anni Novanta e gli anni dieci dei Duemila. Una carriera di
culto, la loro, che si interrompe improvvisamente alle 4:30 del mattino del 4
febbraio 2009, al Glendale Memorial Hospital, quando il cuore di Erick, dopo 62
anni, si arresta.
Lux Interior ha detto: “Ho sempre pensato a noi come surrealisti
fin dall'inizio. Penso che ogni volta che qualcuno si senta troppo a suo agio o
decida di incasellare abilmente il modo in cui le cose dovrebbero essere. . .
arriverà un artista e capovolgerà tutto. È sempre salutare. Ciò significa che
le persone stanno pensando; non stanno solo facendo quello che gli viene detto.
Significa che sono mossi da uno spirito... Gaugin ha detto che l'Arte è plagio
o rivoluzione… Noi siamo rivoluzionari”.
Commenti
Posta un commento