THE RAIN PARADE Emergency Third Rail Power Trip - US 1983
THE RAIN PARADE
Emergency Third Rail Power Trip - US 1983
I Rain Parade sono stati una delle formazioni più celebri e rilevanti del Paisley Underground, scena nata a Los Angeles negli anni ’80, che include tra gli altri Dream Syndicate, Green On Red e Bangles e che si ispirava prevalentemente alla psichedelia degli anni ’60, arricchendola di connotati new wave.
Il loro album di debutto, Emergency Third Rail
Power Trip, del
1983, è senza dubbio uno dei dischi più influenti del
movimento neo-psichedelico di quel decennio. I Rain Parade non inventano nulla,
ma reinterpretano con freschezza, rispetto e passione la musica psichedelica
dei sixties. In questi solchi
risuonano le soffici armonie vocali dei primi Pink Floyd di Barrett, il jangle rock dei Byrds, Neil Young, Lou Reed ed i Beatles. Tutti elementi riconoscibili ma non plagi, quanto
piuttosto un tributo sincero ai numi tutelari trasfigurati dal sound dei Rain
Parade che sublimano dieci tracce dalle
melodie sognanti e coinvolgenti ma dai testi oscuri e alienanti. Dieci
canzoni delicate e stranianti, mosaici colorati di idee reinventate con
originalità. Canzoni da ascoltare preferibilmente quando è appena finito di
piovere e qualche goccia solitaria crea cerchi concentrici nelle pozzanghere.
La band utilizza una vasta gamma di strumenti, dagli organi
e pianoforti tintinnanti a delicati violini e al sitar. Tuttavia, le due
chitarre Rickenbacker, fuzzy e
dolcemente dissonanti, suonate da David
Roback (che poi formerà gli Opal
con Kendra Smith e i Mazzy Star con
Hope Sandoval) e Matt Piucci sono la
spina dorsale del suono dei Rain Parade, validamente supportate dalla sezione
ritmica, composta da Steven Roback al
basso ed Eddie Kalwa alla batteria. Will Glenn, alle tastiere, conferisce
una sensazione di fluidità onirica alla loro fresca miscela di folk/rock, pop e
psichedelia.
“Talking in My Sleep”, “I Look Around”, “Carolyn's Song”, “Look at Merri”, “Kaleidoscope”, “Look Both Ways” - ma verrebbe da nominare tutti i brani di questo album - sono canzoni eteree e vellutate, ipnotici intrecci chitarristici sospesi tra atmosfere tenebrose e soavi squarci di luce che rendono Emergency Third Rail Power Trip, pur contaminato da spore provenienti dai sixties, un album senza tempo, bello adesso come quando l’ho ascoltato per la prima volta, molti anni fa.
Deliziose canzoni malinconiche, lievi come le nuvole sotto cui sfila,
estatica, la Parata della Pioggia.
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