CRIME & THE CITY SOLUTION Just South Of Heaven - Australia 1985
CRIME & THE CITY SOLUTION
Just South Of Heaven - Australia 1985
“La Festa di Compleanno” è appena terminata ed è finita
male. Così, mentre Nick Cave si avvia alla carriera solista, Rowland S. Howard e Mick Harvey (il quale
contemporaneamente è al fianco dello stesso Cave, nei Bad Seeds), con Henry Howard, fratello minore di
Rowland, ed il cantante Simon Bonney,
danno forma compiuta a Crime & the
City Solution, progetto già esistente ad opera di Bonney, ma improduttivo.
I gemelli eterozigoti ed eroinomani Cave/Howard, dopo il
triennale e tossico soggiorno londinese, decidono entrambi, separatamente, di
cercare nuova linfa vitale a Berlino Ovest, roccaforte di libertà e decadenza
occidentale, separata con un muro dalla inibizione e dallo squallore della DDR
e del socialismo reale.
Il debutto discografico dei Crime avviene su etichetta Mute nel
1985, con The Dangling Man E.P., che
contiene quattro brani in cui prende forma la loro cifra stilistica all’insegna
di un blues estremamente drammatico, chiaramente influenzato dal suono spiritato
dei defunti Birthday Party. Il suono
grezzo del punk e del blues delle origini, voce sepolcrale, ritmi rarefatti,
interventi chitarristici al vetriolo, atmosfere malsane e paranoiche, sono gli
elementi che ritroveremo anche nell'inquietante e più corposo Just
South of Heaven, evocativo sin dal titolo, pubblicato lo stesso anno e
che vede l’entrata nella band dell’inglese Epic
Soundtracks (al secolo Kevin Paul Godfrey), ex batterista degli Swell Maps (e
fratello di Nikki Sudden) che consentirà ad Harvey di dedicarsi alla chitarra
ed all’organo.
Just South of Heaven,
in 28 minuti declina uno straordinario catalogo di "blues moderno", solenne
e austero, per cuori impavidi ed anime nere.
Tra bagliori repentini ed oscurità, tra stasi e spasmi
rabbiosi, la voce evocativa di Simon Bonney e la chitarra lacerante di Rowland
Howard traghettano gli spiriti in pena oltre lo Stige, in territori inospitali,
dove anche il dolore e la morte assumono forma musicale. Musica scarna, oscura
e drammatica, i cui ritmi, tempi e melodie penetrano fin dentro all'anima, creando
nell’ascoltatore un senso di smarrimento.
Sotto uno sconfinato e tempestoso cielo australiano cupi
tamburi aborigeni annunciano la fine dei tempi. Angoscianti chitarre western
grattano all’uscio dell’anima come smagriti lupi affamati. Il sinistro picchiare
sui tasti di un pianoforte è avvisaglia di sciagura.
Just South of Heaven
si apre con "Rose Blue",
drammatico sermone gotico declamato in una cattedrale deserta. E non sorprende
che, in questa traiettoria post-blues, "The
Coal Train" conduca in pellegrinaggio - ancora una volta - al sepolcro
dei Birthday Party, attraverso un cammino di espiazione che va dalla violenza
del blues-punk all'oscurità primitiva del gospel. "Stolen & Stealing" disegna uno scenario rarefatto e
tenebroso, in cui la distorsione della chitarra imita il soffiare di un vento
gelido e le percussioni riproducono il tintinnare di oggetti, con Simon Bonney
che recita la sua omelia blues nel mezzo di questa desolazione. "Five Stone Walls", risoluta cavalcata
elettrica, restituisce l’energia consumata nell’attraversamento delle lande
selvagge e maledette che ci ha condotto sin qui ad affrontare la furibonda sfida
all’OK Corral di “Trouble Come This
Morning”, melodrammatica e trascinante ballata western. La conclusiva "The Wailing Wall", il Muro
del Pianto, annega quest’album nel riverbero della chitarra slide e nelle
lacrime di una solenne e spettrale elegia blues.
Bonney e soci, con Just South of Heaven, contendono al
parente prossimo Nick Cave il
primato nel campo del blues più tenebroso e maledetto. Blues che abbraccia il
lato oscuro e disperato della dimensione umana, in attesa del giorno del
giudizio, con la consapevolezza che nessuno verrà a salvarci.
Ed è difficile non notare le somiglianze - in questa fase - tra
Crime & the City Solution e Nick Cave, che sempre nel 1985 pubblica The Firstborn is Dead, cupissimo e
potente secondo album con i Bad Seeds, anch’esso vademecum di moderno blues in cui Leadbelly, Blind Lemon Jefferson,
Elvis e Dylan incontrano il post-punk. E tali affinità non sorprendono se si
considera che il blues è stato a lungo una corrente sotterranea potente nella
musica dei Birthday Party, da cui provengono sia Cave, sia Howard e Harvey. E tanto
più se si considera che Mick Harvey, polistrumentista ed arrangiatore
influente, suona contemporaneamente in entrambe le formazioni.
Nel 1986 i Crime pubblicano Room of Lights, che contiene la notevole "Six Bells
Chime", canzone che impressionò il regista Wim Wenders al punto da invitare la band ad eseguire la canzone dal
vivo in Wings of Desire/Il Cielo Sopra
Berlino, suo capolavoro del 1988 nel quale, poche scene dopo, compare anche
Nick Cave con la sua “From Her to Eternity”, quasi a voler confermare
l’esistenza di un cordone ombelicale che, a dispetto di tutto, continua ad unire
gli ex invitati alla Festa di Compleanno. Ma quando il film uscì nelle sale, i
Crime & the City Solution - nell’incarnazione immortalata sullo schermo - non
esistevano già più. Dopo Room of Lights,
Rowland S. Howard lascia la band, portando con sé anche suo fratello Henry ed Epic
Soundtracks, per formare These Immortal
Souls, mentre Mick Harvey, Simon Bonney e sua moglie, la violinista e
pittrice Bronwyn Adams, anche coautrice dei testi, recluteranno nuovi musicisti
per proseguire l’avventura dei Crime.
Just South of Heaven. Appena a sud del Paradiso. Apice insuperato della produzione artistica dei Crime & the City Solution, impreziosito da echi Doorsiani e Morriconiani, è un album stupefacente ed in grado - contrariamente a quanto afferma il titolo - di trascinare lontano dal Paradiso.
Molto più lontano e molto più in profondità.
non la mia pinta di birra, ma quanto meno mi fai venire voglia di ascoltarlo
RispondiEliminaProvalo. Alla fine è blues, solo un po' meno convenzionale...
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