THE BLACK HEART PROCESSION 1 - US 1998
THE BLACK HEART PROCESSION
1 - US 1998
La processione del cuore
nero si è appena messa in marcia con la sua effige in bella mostra.
il cuore è il
protagonista assoluto, presente come un ossessione nel titolo di sette delle
undici canzoni dell'album; "Release My Heart", "Heart Without a
Home", "Square Heart", “The Winter My Heart Froze” e così via.
Il cantante Pall Jenkins ed il tastierista Tobias Nathaniel assoldano il
batterista Mario Rubalcaba e
registrano una pugno di canzoni meste, tenebrose, dall’arrangiamento disadorno
e dominato dal pianoforte, accentuando - in tal modo - l’atmosfera di blues da
notte fonda.
Pall Jenkins, con un
archetto da violino, estrae da una sega (!) suoni dolenti e gemiti
soprannaturali mentre l’inesorabile, teatrale, agghiacciante, corteo del cuore
nero avanza verso la perdizione.
Questo disco è
l’equivalente di una notte senza luna, affascinante, pericoloso e avvolto di
deliziosa malinconia. “The Old Kind Of Summer”, “Release My Heart”, “Blue
Water-Black Heart”, “Square Heart” e “In A Tin Flask” sono i capisaldi di un'opera
prima già matura, le cui atmosfere romantiche e spettrali saranno riproposte
piuttosto fedelmente nei successivi Two
e Three. Niente elettronica o
arrangiamenti complessi. Solo musica solitaria, struggente e poetica che si avvantaggia
anche dei sussurri e dei silenzi. Valzer funerei e commoventi, dai ritmi
maestosi, a metà strada tra i Bad Seeds
più melodici ed il Tom Waits oscuro
di The Black Rider”.
La
processione scompare lentamente in lontananza mentre ci sorprendiamo a scoprire
che il nostro cuore nero è ancora capace di emozioni incontrollabili.
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